Il mulino e il forno

Il mulino e il forno

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Il mulino e il forno, ancora funzionanti, permettono di vivere un'esperienza immersiva nella storia della produzione del pane in Alta Valtellina: dalla coltivazione della segale nei campi al braciadel (la caratteristica ciambella di pane nero), ogni passaggio di questa filiera è un vero e proprio scrigno dei tesori, ricco di aneddoti curiosi e interessanti: lo sapevate che il pane nelle nostre valli si faceva soltanto due volte l'anno?! Che la bocca del forno era illuminata da li gulosa (“dalle golose”, dispositivi per accendere il fuoco semplici, efficaci e golosi di fuoco!). O ancora, riuscite ad immaginare il motivo della presenza non casuale di una cassa di bocce di legno all'interno del mulino?

In un ambiente ostile come quello alpino nulla era lasciato al caso, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse del territorio per la produzione alimentare, ecco perché ogni gesto dei nostri antenati, la forma di ogni oggetto, ogni passaggio legato alla produzione del pane ha delle spiegazioni precise, tutto era frutto di un adattamento millenario al territorio.

Gran parte del patrimonio materiale e di conoscenze ad esso legate sono ormai scomparse ma… non tutto è perduto! Grazie agli oggetti della collezione museale è possibile ricostruire molte storie, anche quella del pane! Un viaggio a ritroso nel tempo, partendo dalla semina, passando (per davvero, con le proprie gambe!) per un mulino del 1700 e arrivando al forno che, con un po' di fortuna, potreste trovare acceso, pronto a sfornare gustose e fragranti ciambelle di segale!

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